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Testi di Emiliano D’Angelo e Hugues Henry
Profeta infallibile per alcuni, per altri “Cassandra rancorosa” e stratega dell’autocelebrazione, Guy Debord aveva visto giusto senz’altro su un punto: la separazione definitiva e dolorosa tra arte e vita reale. La tendenza dell’arte, vale a dire, a degradare rovinosamente a “spettacolo” tra gli spettacoli, generando orpelli da salotto, costosi feticci o gingilli da museo, immagini…